"Amarcord udinêxe": costruire un futuro partendo dal passato della Capitale del Friuli Storico

12 luglio laico organizzato a Udine dal civismo nel giorno dei Santi Patroni. Così Fogolâr Civic ha inaugurato il ciclo d'incontri culturali udinesi "Cjacaradis sitadinis", un'idea del prof. Travain per dare alla città ancora un'occasione di riflessione su se stessa e sulle radici attorno a cui consolidare la comunità di domani. Magistrale la conduzione del primo convegno, affidata al noto giornalista Missana.
Memoria e futuro di una città in un incontro civico nella ricorrenza patronale urbana, ma anche regionale e transfrontaliera, dei Santi Ermacora e Fortunato. Nuova iniziativa a Udine di progetto Fogolâr Civic, venerdì 12 luglio 2024, in Galleria Italian Secret di Piazza Matteotti. "Amarcord udinêxe: nostalgie e prospettive di un passato mitico senza futuro?" è stato il titolo prescelto, garbatamente provocatorio, del secolare convegno culturale in occasione la festa dei Patroni cattolici del capoluogo storico friulano (dal 2001 Udine ha però anche un Patrono laico nella figura del Patriarca Bertrando di Saint Geniès, ma questa è un'altra storia!). "Riflessioni e dibattiti di cittadinanza su memorie e speranze di una città al crocevia dell'Europa di ieri e di oggi…": così il sottotitolo, a chiarire il tema di un appuntamento che ha inaugurato un nuovo ciclo d'incontri socioculturali locali sotto l'accattivante etichetta di "Cjacaradis sitadinis" o per meglio dire "diglossie urbane ovvero civiche conversazioni nelle lingue storiche della città di Udine". Singolare la formula. Infatti, mentre il conferenziere introduce e sviluppa i temi in lingua italiana, i cittadini, in seconda battuta, possono intervenire sugli argomenti, chiedere e ottenere delucidazioni appunto negli idiomi della città storica. Ad introdurre è stato lo studioso ed intellettuale civista udinese prof. Alberto Travain, ideatore e guida di Fogolâr Civic nonché promotore dell'iniziativa. Ha portato il saluto dell'Arengo di Udine il presidente dell'Assemblea civica popolare, massimo istituto di partecipazione cittadina democratica, la prof.ssa Renata Capria D'Aronco. A coordinare questo primo incontro, gradito ospite, è stato il giornalista Mauro Missana, noto Direttore di Radio Onde Furlane oltreché apprezzato professionista coronato da distinto garbo "sitadin". Un'occasione, quindi, per ricordare la Udine di un tempo – quella dell'esperienza del vissuto e quella delle memorie storiche – alla ricerca, in un mondo che cambia, se non di esempi almeno di stimoli per il presente e per il futuro. Il tutto "sfidant la 'setemane des disgrassiis' ch'e sarès chê di Sant Ermacure…" ovvero "sfidando la 'setimana de le disgrasie' che la sarìa quela de Sant'Ermacora…", detta in udinese friulano e veneto: un incontro laico cittadino, insomma, a sfidare anche la superstizione della cosiddetta "settimana delle disgrazie", quella di Sant'Ermacora. All'insegna del ricordo ma per costruire. Conclusioni in fraterna allegria con il canto spontaneo dell'inno popolare cittadino "O ce biel cjiscjel a Udin". Gran bella serata, quindi, di riflessione collettiva sul rapporto tra memoria e futuro della principale città del Friuli. Interventi del sig. Pietro Maria Crestan, della prof.ssa Elisabetta Marioni, del sig. Paolo Pertusati, del sig. Eugenio Pidutti, della dott.ssa Maria Luisa Ranzato, del prof. Marco Stolfo, del sig. Gianni Strizzolo e dell'arch. Giuseppe Vacchiano. Un successo apprezzato anche dal gerente del noto locale, arch. Michael Pasut.