Aquileia riconosca il troiano Antenore come primigenio e libero padre della patria

La proposta viene dal Fogolâr Civic e mira rinnovare nel Nordest d'Italia e nell'area Alpe Adria una coscienza storica e culturale propria ed autonoma, nel solco di tradizioni realmente tratte dalla cultura e dall'identità dell'intero comprensorio.
"Alla cortese attenzione di Sindaco, Giunta e Consiglio del Comune di Aquileia c/o recapiti istituzionali / Udine, 18 luglio 2024 nel giorno di AQUILEIA FRACTA (452) 1572° Compleanno Attilano del Castello di Udine / Oggetto: RICONOSCIMENTO ISTITUZIONALE DI ANTENORE COME PADRE DELLA PATRIA AQUILEIESE (ED ALPINO-ADRIATICA). Spettabili Autorità, la presente per avanzare formale istanza di riconoscimento municipale della figura mitologica di Antenore quale primigenio padre leggendario di un'ancestrale patria aquileiese, richiamando basilarmente il suo mito fondativo storico matrici remote di comunanza ed indipendenza rispetto all'Urbe nonché di autonomo coordinamento civile alpino-adriatico ancora nei voti dei più illuminati tra le nostre genti. Vogliano gradire e considerare il presente sollecito per gli orizzonti che validamente ufficializzerebbe nell'interesse di una comunità capace non solo di custodire e di promuovere culturalmente le proprie memorie ma di tradurle anche in attualità politica a beneficio di vastissimo ambito interconnesso. Un distinto omaggio". Reca le firme del "prof. Alberto Travain, Coordinatore del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico 'Fogolâr Civic'" e "Presidente del Circolo Universitario Friulano 'Academie dal Friûl'", della prof.ssa Renata Capria D'Aronco, Presidente del Club per l'Unesco di Udine"; del procuratore arengario udinese dott.ssa Maria Luisa Ranzato e delle due consigliere quinterali sig.ra Marisa Celotti e sig.ra Renata Marcuzzi nonché del prof. Giorgio Vello, storico amministratore comunale, il documento presentato a Udine, il 18 luglio 2024, in occasione dell'incontro fogolarista intitolato "Iliade udinêxe" nella ricorrenza della presa di Aquileia da parte degli Unni nel 452 e quindi per il 1572° compleanno convenzionale del colle di Udine oggi retrodatato di duemila anni. Un sollecito insomma all'Amministrazione di Aquileia odierna a considerare l'idea di riconoscere ufficialmente il mito fondativo troiano locale come matrice culturale e politica della località di oggi, da cui partire e attorno a cui aggregare tutto il resto. "Altro che la donna che s'inchina a Roma nell'ara votiva da cui si trae la bandiera regionale di oggi! Le radici aquileiesi di una dignità sovrana, non mero riverbero coloniale romano, stanno infatti in nuce nella leggenda positiva di Antenore, anch'egli troiano come la stirpe di Romolo e Remo, approdato in Alto Adriatico alla guida di genti remote in fuga dalla patria in fiamme e ivi fondatore di una novella e potente nazione antica" ha rimarcato Travain, cui si deve anche la suggestiva ipotesi che lo stesso Colle di Udine altro non sia che la tomba dell'eroe, conditore mitico di una preromana Aquileia e maggior figura che la leggenda sia riuscita davvero a trarre dalle dense nebbie della Protostoria in questa specifica area d'Europa.