Con un ramo di quercia, l'addio fogolarista all'eroe civico udinese Tominaga

Simbolo e riconoscimento di civica solidarietà sin dai tempi di Aquileia romana, la dedica "querquensis" del Fogolâr Civic al cittadino esemplare venuto dal Giappone, che tentò di sedare una rissa notturna in pieno Centro a Udine rimanendo vittima di una banda di manigoldi di diversa nazionalità giunti dal Veneto. Il coordinatore fogolarista prof. Travain: "Ci ha insegnato coraggio ed umanità oltreché civico amor di patria e di civiltà, quando le Istituzioni invitano invece a non intervenire ed a riferirsi esclusivamente alle Forze dell'Ordine! Se fossimo un popolo ancora con fama di senza paura 'e ni di canons e ni di metraiis', saremmo senz'altro più garantiti, soprattutto in termini di prevenzione!".
La "corona civica" ovvero "querquensis" era il serto di quercia che gli antichi Romani concedevano come onorificenza a chi avesse salvato la vita di un loro concittadino. "L'imprenditore giapponese Shimpei Tominaga, ucciso da giovane manigoldo veneto per aver tentato di sedare una rissa in piena notte nel Centro Storico della città di Udine, è davvero un eroe civico nel senso concreto e profondo, poiché, contrariamente a quanto predicato al solito dalle Istituzioni, non si è limitato a chiamare ed attendere le Forze dell'Ordine ma è intervenuto per evitare che la situazione degenerasse e che la plurietnica banda di balordi giunta dal Veneto infierisse ulteriormente su un giovane straniero già sanguinante. A quell'eroe locale e cosmopolita abbiamo voluto, quindi, dedicare un pregnante simbolo della nostra tradizione civista, che affonda certo radici gloriose in Aquileia romana, di cui Udine è erede!". Così il coordinatore del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico "Fogolâr Civic" prof. Alberto Travain, che ha aderito prontamente all'iniziativa dell'omaggio cittadino voluto dal Comune con l'esposizione solenne del feretro in Sala Ajace, giovedì 4 luglio 2024, deponendo personalmente, ai piedi della bara, la dedica "querquensis" di tanto civismo culturale raccoltosi in oltre tre decenni sotto le insegne fogolariste udinesi. "La nostra gratitudine più profonda nei confronti di chi, dal Giappone, è venuto a morire a Udine per insegnarci che il coraggio e l'umanità ma anche l'amor di patria e di civiltà di una cittadinanza non sono scontati e vengono prima di ogni precauzione e rispetto della legalità. Valori ricompresi da una parola sola: dignità! Dignità, non chiacchiere!".