Da Mercatonuovo a Mercatovecchio: il Palio udinese risorge e raddoppia all’Italian Secret con il Fogolâr Civic

01.08.2024

Dalla corsa agostana "alla tonda", trasferita, in chiave modellistica, dal "Zardin Grant" udinese all'anello della Fontana di "Place Sant Jacum", al primaverile Palio di San Giorgio "alla lunga" sulla pista di Mercatovecchio: così si sviluppa a Udine l'iniziativa popolare spontanea di rilancio dei ludi palieschi della tradizione cittadina locale. A Ferragosto si correrà con le pedine in scala 1:72 realizzate dal prof. Travain; ad aprile si gareggerà con le sagome equestri realizzate del pittore Marino. Apprezzata la proposta dell'artista Crestan di rendere più individuale ed attuale l'identità dei concorrenti alla gara rievocativa ma conservato il rapporto con la storia della competizione e della città.

Quarto appuntamento, giovedì 1° agosto 2024, a Udine, con le "Cjacaradis sitadinis" del Fogolâr Civic presso la galleria Italian Secret di Piazza Matteotti, Ad introdurre l'incontro una conferenza del prof. Alberto Travain su "rievocare/rinnovare una grande tradizione urbana" ossia il Palio cittadino. Ci si è interrogati su "perché e come riproporre un ludo civico del passato" e sul "rapporto tra gioco e comunità nella Storia al crocevia d'Europa". Travain, che ha esordito con una dotta disquisizione sul leggendario rapporto tra Udine ed il Friuli e il tema del cavallo e della cavalleria, ha rimarcato l'assenza nel corso dei secoli di un protagonismo rionale diretto nelle competizioni paliesche, ufficialmente gare tra soggetti singoli, poi facilmente mobilitanti le più varie tifoserie, borgaiole ma anche politiche. Nelle rievocazioni novecentesche, già la Quintana del 1962 rispolverò quintieri e borghi medievali, mentre ancora nel 1994 il Palio di San Giorgio tentò di associare alle allora Circoscrizioni lo stemma di un casato storico, conservando filologicamente un rapporto con la gara delle origini. Nello stesso anno, Paliodonna puntò nuovamente su entità rionali storiche senza riferimenti alla tradizionale competizione privata. Ciò non soltanto per imitare Siena, dove una simile operazione già si fece nel Settecento, ma anche in forza dell'eccezionale caso udinese di un Palio trecentesco femminile davvero promosso da una comunità borghigiana locale. Chiara la mira a puntare, quindi, a un coinvolgimento territoriale di base. In direzione non proprio identica si muove ora il Palio fogolarista "della Fontana", nato l'anno scorso, grazie al prof. Alberto Travain e concepito all'inizio come evento sociale privato, allo scopo di ripensare le tradizioni paliesche agostane della città attraverso una singolare riproposizione miniaturistica del settecentesco palio "alla tonda" del "Zardin Grant" trasferito all'anello della Fontana del "Ricamadôr" in Mercatonuovo. Adesione alle origini di una gara tra singole individualità e nello stesso tempo la scelta di un riferimento a soggetti storici prediletti per ragioni innanzitutto di tradizione territoriale: questo è stato il "Palio della Fontana" 2023. Ora, su proposta dell'artista Piero Maria Crestan, noto promotore contemporaneo del Palio udinese ed autore dell'ultimo "cencio" locale (detto alla senese), si è ulteriormente affermata la tendenza a sottolineare l'identità individuale ed attuale del soggetto concorrente, neutralmente associata, a sorteggio, a una rosa di abbinamenti cromatici, escludendo rimandi a riferimenti storici. A questo si opposto Travain, il quale, pur riconoscendo la bontà del fine attualizzante, ha preferito mediare comunque collegando livree e piumaggi delle pedine ad un omaggio alle antiche famiglie della città, nella prospettiva di accostare a questo anche riferimenti toponomastici e architettonici in ambito urbano. Accolta con grande favore la disponibilità dell'artista Sergio Marino a realizzare sagome bidimensionali di maggior misura, da destinarsi – ha subito programmato il prof. Travain – per la corsa "alla lunga" del Palio di San Giorgio in Mercatovecchio, sagome di paggi a cavallo evocanti i colori di casati storici i cui blasoni siano pubblicamente visibili nei territori dei cinque Quintieri dell'odierno Arengo dei cittadini. A Ferragosto, quindi, in occasione del 2° Palio della Fontana, sarà anche presentato il prototipo delle pedine del Palio di San Giorgio, che avrà luogo in aprile 2025. L'incontro pomeridiano di riflessione del 1° agosto all'Italia Secret è stato preceduto, alle ore 18, presso la Colonna del Mercatonuovo, dalla proclamazione tradizionale dei "capitoli" del Palio, riproposto dal Fogolâr Civic, in chiave modellistica, il 15 prossimo, con il patrocinio culturale dell'Arengo – registrato il saluto del cameraro dell'Assemblea arengaria prof.ssa Renata Capria D'Aronco – e segnatamente in accordo con il Circolo Universitario Friulano "Academie dal Friûl", il Club per l'Unesco di Udine, il Coordinamento Civico Udinese "Borgo Stazione", i Coordinamenti "Borc S.t Pieri / Udin Sud-Ovest" e "Cascanan", il Gruppo Storico Borgo Pracchiuso e Galleria Italian Secret.  



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