Discorso civista udinese di Capodanno 2024

01.01.2024

Il leader fogolarista prof. Travain ha parlato "emergenza antropologica" e dell'esigenza di "reinventare un'umanità vera a partire dai nostri borghi, dai nostri paesi, dalle nostre città".

Diffuso, da Udine, a mezzo social, il discorso di Capodanno 2024 del coordinatore del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico "Fogolâr Civic" e dell'associazione di cultura politica Fogolâr Politic "Europa Aquileiensis" prof. Alberto Travain. Eccone, a seguire, il testo. "Un cordiale saluto a tutti i cittadini di questo nostro Friuli Venezia Giulia da Fogolâr Civic e Fogolâr Politic "Europa Aquileiensis". Che cosa augurare e che cosa augurarsi come civisti, come cultori di un ideale di dignità di una cittadinanza, di una gente comune, oggi sempre più strafottente; di una società assuefatta in larga parte, in larghissima parte, a dinamiche di potere e di prepotere? Come civisti, prima di augurarsi un ampliamento, pur remotissimo, della partecipazione popolare è necessario – io credo – chiedersi quali possano mai essere oggi i contenuti e la profondità della partecipazione stessa. L'Occidente, il nostro Occidente, vive oggi un'emergenza antropologica: un'emergenza culturale, esistenziale, della quale i femminicidi costituiscono solamente una campana. Una campana di un concerto tragicamente stonato. Una musica assordante, incapace di armonia, solamente chiasso: un chiasso utile a non pensare, a non dialogare e quindi a dividere o ad unire attorno al nulla, al vacuo, all'effimero. Piazze affollate da gente sola, falsamente e amaramente festante, cullata nell'illusione di una superficialità gaudente, libertina, senza limiti e senza sentimenti soprattutto. Per questo mondo, per questa società, per questi cittadini, noi civisti dovemmo continuare a chiedere, a rivendicare, diritti di partecipazione, diritti di democrazia? Forse lì volevano arrivare i poteri che tutto questo hanno caldeggiato, promosso, sostenuto, incoraggiato: a far temere come insostenibile e devastante l'espressione di un popolo ogni giorno, anche nel proprio privato, sempre più irresponsabile. Questo vale, senz'altro, a partire da casa nostra: da questa Udine, da cui parlo; da questo 'Friûl', da questo Friuli Venezia Giulia; da questa Italia; da questa Europa; da questa Mitteleuropa, che amiamo tanto e di cui parliamo tanto. L'augurio per tutti è quello d'invertire la rotta, di riconquistare o di reinventare un'umanità vera, degna veramente di essere vissuta, a partire dai nostri borghi, dai nostri paesi, dalle nostre città. Ecco, questo è l'augurio di Fogolâr Civic e Fogolâr Politic 'Europa Aquileiensis' a questo nostro Friuli Venezia Giulia ma a questi nostri popoli, a quest'Europa 'aquileiese' che condivide o condivise nei secoli passati qualche elemento culturale e di civiltà comune. Questo è l'augurio per l'internate 2024 e quindi 'Bon principi! Buon anno! Srečno novo leto! Frohes Neues Jahr!".



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