Il Castello di Udine è la tomba di Antenore? Incontro pubblico per il compleanno del Colle di Attila
Affascinante ipotesi "omerica" sui misteri dell'acropoli friulana: se ne è parlato il 18 luglio all'Italian Secret, in occasione del compleanno convenzionale del "Cjiscjel", ad un partecipato incontro fogolarista del ciclo "Cjacaradis sitadinis" dal titolo "Iliade udinêxe" con il prof. Alberto Travain.
E "Se il colle di Attila fosse la vera tomba di Antenore, padre troiano della prima mitica patria aquileiese, matrice omerica di una remota potente nazione tra Alpi e Adriatico?". Su questo intrigante interrogativo si è incentrato il secondo appuntamento con il ciclo d'incontri culturali udinesi "Cjacaradis sitadinis" del Fogolâr Civic, in programma giovedì 18 luglio 2024, in Galleria Italian Secret di Piazza Matteotti 18 a Udine, alle ore 18. Non meno accattivante il titolo: "Iliade udinêse". Un appuntamento pensato per ricordare "il 1572° anniversario della presa di Aquileia da parte degli Unni, convenzionale compleanno del Castello di Udine, di leggendaria fondazione attilana oggi retrodatata all'età protostorica". Ma "Cui isal là sot se il nestri Cjiscjel al fos la tombe plui grande d'Europe? Chi xelo là soto se el nostro Castel el fosi la tonba più grande d'Europa?": la curiosità stracittadina ferve. Relatore il prof. Alberto Travain, studioso e promotore di cultura civica oltreché leader storico del movimento culturale civista del "Fogolâr Civic" che propone l'evento, con il patrocinio culturale dell'Arengo di Udine e segnatamente in accordo con il Circolo Universitario Friulano "Academie dal Friûl", il Club per l'Unesco di Udine, il Coordinamento Civico Udinese "Borgo Stazione", il Coordinamento "Cascanan", il Coordinamento Civico "Borc S.t Pieri / Udin Sud-Ovest" e altri impegnati associazionismo e cittadinanza, felici ospiti dell'Italian Secret. A inaugurare l'incontro, che si apre concorso di cittadinanza e rappresentanze sino a esaurimento posti disponibili, l'indirizzo di saluto del presidente dell'Assemblea popolare udinese dell'Arengo, massimo istituto di partecipazione democratica urbana, prof.ssa Renata Capria D'Aronco. Tra gli intervenuti, la maestra Manuela Bondio, le signore Marisa Celotti e Renata Marcuzzi, il sig. Eugenio Pidutti, la dott.ssa Maria Luisa Ranzato e il prof. Giorgio Vello. Conclusione con il canto spontaneo quanto mai pertinente dell'inno popolare cittadino "O ce biel cjiscjel a Udin".