Il Sindaco di Aquileia ospite d’onore dei fogolaristi per gli otto secoli della città di Udine

Il Primo Cittadino dell'antica metropoli presiederà le celebrazioni spontanee della fondazione della "Nuova Aquileia" dei Patriarchi "friulani". È quanto è emerso da proficuo incontro, sotto il Campanile di Poppone, tra qualificata rappresentanza del Fogolâr Civic udinese, guidata dal prof. Alberto Travain, ed il capo dell'Amministratore aquileiese dott. Emanuele Zorino.
Proficua visita di cortesia di una delegazione udinese del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico "Fogolâr Civic" e connesso Circolo Universitario Friulano "Academie dal Friûl", giunta ad Aquileia, il 28 luglio 2023, allo scopo di conferire con l'attuale Sindaco dell'antica metropoli, dott. Emanuele Zorino, appressandosi la ricorrenza dell'ottavo centenario di fondazione urbana di Udine proprio ad opera di un'autorità aquileiese, il patriarca-principe Bertoldo, il 13 settembre 1223. Sarà il Primo Cittadino di Aquileia, quindi, l'ospite d'onore delle celebrazioni popolari spontanee che avranno luogo in tale ricorrenza, come avviene dal 2001, nella Capitale del Friuli Storico, su noto stimolo di detto movimento. Ampia la condivisione sul tema di un'identità civica e morale aquileiese da riscoprire, rivitalizzare, ripensare, condividere e far condividere su vari livelli come forte radice di cittadinanza per antiche e nuove comunità coese. "Aquileia è luogo dell'anima" ha rimarcato il sindaco dott. Zorino dando sincera corrispondenza ai voti di un civismo fogolarista udinese che da decenni ripropone e rivisita nell'attualità dimensioni e contenuti del mito aquileiese sul piano locale – quello di una Udine "Nuova Aquileia" – ma anche regionale e transfrontaliero, "euroregionale" o mitteleuropeo. Future sinergie, dunque, su questi argomenti che il capodelegazione udinese prof. Alberto Travain, presidente dei due sodalizi sopraccitati oltreché cancelliere del risorto Arengo civico, ha definito come "capitali" di fronte a evidenti sradicamento e scollamento sociali dei territori in particolare in questi ultimi tempi. Nella rappresentanza fogolarista di Udine anche la prof.ssa Renata Capria D'Aronco, cameraro presidente della cittadinanza riunita in Arengo oltreché leader storica del Club Unesco locale, intervenuta insieme al procuratore arengario dott.ssa Maria Luisa Ranzato e alle cittadine sig.ra Marisa Celotti. sig.ra Milvia Cuttini e sig.ra Paola Taglialegne rispettivamente intendente, decana e consigliera del Fogolâr Civic. Ed era stata proprio la decana sig.ra Cuttini a dire: "Se Udin al è Gnove Aquilee bisugne ben clamâ il Sindic di Aquilee". La delegazione fogolarista ha donato al Sindaco due testi particolarmente rappresentativi dell'impegno socioculturale del movimento e del suo promotore, testi non sul mercato bensì destinati alle pubbliche biblioteche: "Marco di Moruzzo: l'ultimo portabandiera della prima Mitteleuropa", a cura di Alberto Travain, con contributi di Daniele Lizzi, Maurizio d'Arcano Grattoni, Alberto Travain e mappa di Luigino Peressini e Alberto Travain, pubblicato nel 2001 dal Comune di Moruzzo con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli, primo studio organico dedicato all'insegna aquileiese-friulana e alla vicenda dell'eroico suo ultimo alfiere indipendente; poi "238: la vuere di Aquilee (Bellum Aquileiense): lidrîs, plante e butui de liende di un popul che e fâs lezion di mil etis incà: resonadis a slas suntune materie di identitât cun prime version libare furlane di cemût che le à contade il storic Erodian", complesso saggio in friulano, firmato da Albert Travain di Udin e pubblicato nel 2019 dall'Academie dal Friûl, in tema identitario, con la prima versione "in marilenghe" del racconto dell'epico assedio di Aquileia del 238, narrato da Erodiano. Sulla rimembranza di quella tanto significativa esperienza storica aquileiese il prof. Travain ha richiamato particolarmente l'attenzione del Sindaco, essendo la stessa parte rilevante, anche se oggi dimenticata, del patrimonio storico-identitario dell'intera area forogiuliana. Tra i vari argomenti affrontati, anche l'ipotesi di una qualche futura forma di raccordo degli odierni Comuni sul territorio dell'antico "municipium" romano di Aquileia, dal Tagliamento al Timavo, dalle colline moreniche al mare: Udine compresa! Il tutto nel quadro di una rivitalizzazione di legami, strutture e contenuti suggeriti dalla Storia e variamente utili a un'attualità priva di radici ed orientamento.