La prof.ssa Capria D'Aronco (Arengo di Udine) denuncia: Borgo Stazione discriminato dagli "inclusivi"!

Pubbliche espressioni di disappunto della presidente dell'Assemblea popolare cittadina udinese in ordine all'esclusione del primo storico Coordinamento civico rionale del quartiere ferroviario dalle iniziative associazionistiche patrocinate in loco dal Comune. Il conservatore arengario del sodalizio, prof. Travain: "Già abbiamo avuto modo di sperimentare estemporaneità ed ambiguità di rapporti. All'esclusivismo fazioso degli inclusivi per partito preso ora chiuderemo le porte in faccia. E sappiamo senz'altro di farli felici!". 

Non ha avuto peli sulla lingua la prof.ssa Renata Capria D'Aronco, intervenuta come presidente del Club per l'Unesco di Udine alle iniziative organizzate da una cordata di sodalizi 'inclusivi" sostenuti dal Comune a favore del quartiere ferroviario udinese. La D'Aronco ha voluto parlare anche in qualità di cameraro presidente dell'Arengo popolare udinese, manifestando, alla presenza di amministratori e rappresentanti, il suo disagio di fronte al mancato coinvolgimento in tali iniziative del conservatore votato dalla cittadinanza a custodia e reggenza del vecchio Coordinamento civico di Borgo Stazione, prof. Alberto Travain, ideatore, nel 2003, addirittura del nome di quell'area urbana tra i binari le porte di Aquileia e Grazzano. Desolata la D'Aronco, alla guida dell'assemblea partecipativa spontanea della città, figura eminente del civismo udinese più volte spesasi per promuovere un rapporto armonico tra soggetti operanti in città e in quel quartiere. Travain ha ringraziato il cameraro dell'Arengo per le difese assunte, dicendosi desolato e pronto trarre adeguate conclusioni circa l'utilità di relazionarsi con simili espressioni associazionistiche. In pratica, precludere l'ipotesi di ogni serio rapporto.