Lepanto secondo il civismo euroregionalista friulano di Travain

Organizzata dall'associazione Ad Undecimum di San Giorgio di Nogaro, applaudita conferenza dell'intellettuale udinese leader di Fogolâr Civic oltreché delegato presidenziale del Club per l'Unesco di Udine, nell'anniversario della celebre vittoria delle forze cristiane continentali sull'Impero ottomano.
Lepanto come tappa del lungo percorso di formazione di un'identità e di una coscienza comuni e distinte europee, forgiate dal confinamento, da parte islamica, del vecchio mondo romano-cristiano a settentrione del Mediterraneo. Questo il tema della conferenza, organizzata a San Giorgio di Nogaro, dall'associazione culturale Ad Undecimum, nella ricorrenza della celebre sconfitta degli ottomani datata 7 ottobre 1571. La conferenza, intitolata "Europei grazie ai turchi: riflettere su Lepanto e dintorni in Friuli alla ricerca di radici per una comunità continentale", è stata tenuta dal prof. Alberto Travain, intellettuale civista ed euroregionalista, coordinatore del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico "Fogolâr Civic" e delegato presidenziale del Club per l'Unesco di Udine, presidente del Circolo Universitario Friulano "Academie dal Friûl" oltreché cancelliere dell'Arengo udinese contemporaneo. Il prof. Travain ha riannodato, quindi, i fili che legano, in un'unica saga continentale, le Termopili a Roncisvalle, Maratona e Salamina a Poitiers, Lepanto e alla Vienna di Marco d'Aviano, ma anche Friuli e Puglia, Carinzia e Slovenia, fronti avanzati di uno scontro epico tra civiltà, di cui la fortezza di Palmanova, fondata, appunto a celebrare Lepanto, proprio il 7 ottobre del 1593, ebbe a proporsi come insigne bandiera. Il professore, che aveva iniziato il suo intervento ispirato da armi ed affreschi del grande salone del Parlamento friulano a Udine, aperti segni di adesione e partecipazione locale a un conflitto intercontinentale, ha concluso la sua appassionata orazione con un'orgogliosa professione di fede europeista – non pro UE – radicata in una friulanità espressione di sintesi del Continente ma anche con l'auspicio di una lontana riunificazione del Mediterraneo nel solco della più sapiente e cosmopolita civiltà romana. Attento e qualificato il pubblico. Tra i presenti, anche il presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia avv. Mauro Bordin, il sindaco di San Giorgio di Nogaro prof. Pietro Del Frate, l'Assessore comunale alla Cultura prof. Alessio Cristin, il comandante della stazione Carabinieri luogotenente Morgan Fiore Palmieri, quello del Gruppo della Guardia di Finanza maggiore Marcello Pellegrino, il Vice comandante della Capitaneria di Porto. Accorato indirizzo di saluto dalla presidente del Club per l'Unesco di Udine prof.ssa Renata Capria D'Aronco, che aveva suggerito l'applaudito relatore. Intervenuto anche il coordinatore dell'associazione internazionale "Città Murate" Lions Club, dott. Giacomo Beorchia. Ad introdurre e fare gli onori di casa, il presidente dell'associazione Ad Undecimum, Ludovico Rustico.