Omaggio agli ultimi soldati udinesi dell'Europa asburgica

Fogolâr Civic ricorda a Udine la battaglia di Sadovà del 3 luglio 1866, dove anche i fanti friulani e veneti difesero la vecchia Europa degli Asburgo, dell'"unità nella diversità", contro la nascente Germania prussiana, nazionalista ed imperialista, alleata dell'Italia sabauda.
Con l'appensione, a Udine, presso
il Tempietto dei Caduti, di un nastro recante i colori storici
asburgici e quelli civici europei moderni oltre alla dicitura "Sadovà
3.VII.1866/2024 + Ai ultins soldâts di Udin pe Patrie europeane
asburgjiche", mercoledì 3 luglio 2024, saldamente fedele agli ideali
originari, la Presidenza del Movimento Civico Culturale
Alpino-Adriatico "Fogolâr Civic" ha compiuto un gesto commemorativo della fondamentale battaglia di Sadovà, in Boemia, del 3
luglio 1866, che vide sconfitta l'armata austriaca (comprendente
anche truppe friulane) e trionfante quella del Regno di Prussia, che
avrebbe ben presto riunito la Germania in nome di un fiero nazionalismo,
riducendo l'Austria a mero satellite. "Per
l'ultima volta in una grande battaglia campale fanti udinesi e provinciali friulani indossarono l'uniforme asburgica combattendo con grande valore e con gravi perdite per il loro imperatore, Francesco Giuseppe, e per un'idea: quella di un
Paese per più nazioni, lingue e culture, in cui dirsi fratelli,
attorno a un simbolico padre comune: il sovrano. Dall'altra
parte: il nazionalismo, etnia contro etnia, e le imminenti tragedie del
Novecento!". Così si è espresso il coordinatore fogolarista prof. Alberto
Travain, spiegando le ragioni dell'iniziativa commemorativa, inaugurata nel 2016, in occasione del 150°. "Nessuno li ricorda
questi nostri antenati in uniforme bianconera – giacche bianche con
colletti e polsini neri! – del 26° Reggimento "Granduca Michele
di Russia", il reggimento di Udine, costituito da militi friulani e
bellunesi, che eroicamente contesero ai prussiani il
famigerato bosco di Svib? Chi ricorda il tenente Scudier, medaglia al
valore, che, afferrata la bandiera del 1° battaglione
friulano-veneto, guidò la carica, presto colpito e
disarcionato? E il maggiore Barisani, il caporale Agostini,
l'attendente Francile, la recluta Agosti, il capitano maggiore
Rizzi, il soldato Concina, il sergente Lastrucci, i militi Barberio e
Zulian? Chi li ricorda? Storie zittite, travolte anch'esse dai prussiani, alleati dell'Italia, grazie ai quali la stessa poté occupare il Veneto austriaco, compreso il Friuli udinese. Storie scomode, che a maggior ragione vanno ricordate e perpetuate nel ricordo della posterità oltreché dell'irridente plebe contemporanea!".