Ricordata a Udine la "pasquottina" che fu decana del Fogolâr Civic

A tre anni dalla scomparsa, la sig.ra Valzacchi, madre e sostenitrice del leader fogolarista prof. Travain e sarta udinese della tradizione, è stata puntualmente commemorata da consoci e amici.
Un ricordo da Bologna, nelle parole della prof.ssa Vittoria Sacchetti, già preside in Friuli. Fiori sul Natisone, tra Italia e Slovenia, posti dal docente universitario prof. David Bizjak. Dedica floreale anche dall'esercente del Centro udinese sig. Andrea Sabbadini. Amici di famiglia e talvolta commilitoni di tante battaglie per la cultura e la cittadinanza: tutti a ricordare Mirella Valzacchi, la decana storica del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico "Fogolâr Civic", a tre anni dalla scomparsa. Madre amatissima ed autorevole del coordinatore fogolarista prof. Alberto Travain, la sig.ra Valzacchi è stata, dunque, commemorata a Udine, il 15 marzo 2024, con una Santa Messa in suffragio presso l'oratorio della Purità. Intervenuta qualificata rappresentanza della società civile udinese. Oltre al figlio Alberto, al fratello Ottorino e alla cognata Lucia Coceancigh, in rappresentanza della famiglia, d'ottocentesco insediamento udinese ma oriunda di Montenars e di leggendaria origine spagnola, erano presenti la prof.ssa Renata Capria D'Aronco, presidente dell'Arengo e del Club per l'Unesco di Udine; il procuratore arengario dott.ssa Maria Luisa Ranzato, il consigliere popolare sig.ra Renata Marcuzzi. E ancora: l'ex assessore comunale dott.ssa Maria Santa de Carvalho; l'accademico prof. Pietro Enrico di Prampero; l'ex consigliere comunale dott.ssa Laure Pagani. A rappresentare il corpo sociale del Fogolâr Civic, la decana sig.ra Milvia Cuttini. E ancora: note affettuose dalla "Passionarie di Basilian", sig.ra Franca Mattiussi, eminente figura dei comitati di mobilitazione popolare per la tutela del territorio. Quanti altri? "Una mobilitazione di memoria e stima che riempie il cuore" ha detto il figlio e leader fogolarista prof. Travain: "Da lei ho ereditato il mio amore per Udine, per il Friuli e l'Austria 'chê di une volte' 'Paese civile e ordinato'! Una donna saggia, elegante, battagliera, moderna e orgogliosamente antica! Un'irriducibile sul campo della vita, del sacrificio, dell'abnegazione. È esistita veramente? Sarò all'altezza per non deluderla? In dolce attesa del sottoscritto diceva di aver trovato un quadrifoglio proprio sul piazzale del Castello di Udine... Per me spese i suoi occhi e la sua arte di elegante sarta della celebre sartoria Pasquotti, un tempo la più rinomata del Friuli. Mi insegnò il valore del riscatto degli umili. Fu Cornelia udinese, madre di un piccolo Gracco fuori tempo e, forse, fuori luogo. Ma tant'è! Ringrazio quanti ancora la ricordano e le rendono omaggio.".