Un gruppo storico per unire gli udinesi attorno ai loro antichi quartieri

"Pregiatissimo, a Lei ci si riferisce, sapendoLa chiaro cultore di quella civiltà comunale che in Friuli, antico feudo imperiale, ebbe in Udine il suo faro massimo, per condividere una nostra ipotesi di rinnovamento di uno spirito urbano rionale solidaristico e difensivo da svilupparsi attorno all'idea di un gruppo storico popolare rievocante gli ordinamenti della difesa civica attraverso i secoli. Confideremmo che attorno a ciò potesse svilupparsi e cementarsi davvero un orgoglio cittadino articolato e saldamente ancorato al territorio in prospettiva coesiva e inclusiva. Reinventare, dunque, gli Udinesi di domani utilizzando la migliore loro storia, lungo una frontiera tra l'Italia dei Comuni e l'Europa delle Regioni, e facendone collante di un affiatamento che sia deterrente contemporaneo contro ogni minaccia al bene collettivo. Le sottoponiamo questo intendimento nella certezza di trovare comprensione e qualificata considerazione. Auspicando proficue sinergie, un cordialissimo 'mandi'!". Così, a Udine, il prof. Alberto Travain, coordinatore del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico "Fogolâr Civic" e del Coordinamento Euroregionalista Friulano Fogolâr Politic "Europa Aquileiensis" in una lettera del 12 marzo 2024, "Giorno della Sovranità Udinese" rimandante al privilegio di borghesia del 1248, lettera destinata al politico locale dott. Stefano Salmè ed avente ad oggetto l'intenzione istitutiva di un "Gruppo storico civico udinese alla frontiera tra l'Italia dei Comuni e l'Europa delle Regioni". La proposta è stata illustrata all'apprezzato consigliere comunale durante un cordiale incontro in Mercatonuovo, alla presenza del direttivo di Fogolâr Politic, costituito, oltrechè dal coordinatore prof. Travain, anche dalle commissarie maestra Manuela Bondio, prof.ssa Renata Capria D'Aronco e dott.ssa Maria Luisa Ranzato. Il dott. Salmè ha apprezzato molto l'idea dichiarandosi pronto a condividerla e a contribuire alla sua realizzazione. "Dobbiamo fare rete!" ha detto. "Confidiamo sul politico e uomo di cultura che, nel suo discorso per gli otto secoli della città, lo scorso 13 settembre, ha saggiamento parlato di alleanza delle identità per rinnovare e rilanciare la comunità udinese!" ha concluso fiducioso il prof. Travain, che nell'ipotesi di un grande gruppo storico urbano, rappresentante in chiave diacronica le tradizioni di difesa civica della civiltà comunale locale, vede l'ultima spiaggia della speranza di risvegliare un orgoglio unificante tra una popolazione sempre più eterogenea.